Monday, January 3, 2011

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Bronzino

You are taking in Florence, Palazzo Strozzi , from September 24 to 23 January, shows the important Bronzino, Painter and Poet at the Court of the Medici : designed by the Superintendent Cristina Acidini, Carlo Falciani expert and the director Antonio Natali of the Uffizi, is the first exhibition of large-scale (four-year duration of the works) dedicated to the artist (Agnolo di Cosimo, 1503-1572), so a real event, nella stessa Firenze che lo ospitò come artista di corte e ritrattista della famiglia Medici, città in cui già erano conservati molti suoi lavori agli Uffizi e presso importanti Chiese della città.

(ritratto di Eleonora da Toledo col figlio Giovanni I, 1545, Firenze, Uffizi: si noti l’estrema cura per il dettaglio, l'abilità nel dipingere i tessuti e i gioielli, tanto che il sontuoso vestito di Eleonora, con le sue decorazioni, diventa quasi protagonista del dipinto. )

In quest'occasione è possibile tra l'altro vedere sue opere provenienti anche da collezioni di Canada, Australia, USA, Russia, Inghilterra, Francia, Germania, Spagna, Hungary (also a testimony to what was its large production and there are many priceless masterpieces were stolen ...).


(portrait of Lucrezia de 'Medici)

Among the major Italian painters, also a poet, is one of the corners of our sixteenth century. Protected by Cosimo de 'Medici and Eleonora of Toledo, in his portraits reveals influences from Michelangelo, Pontormo, Parmigianino: criticism of the past decades could see in his art, especially an almost obsessive search for authenticity perspective, the creation of images captured as solemn, stolen the flow of time in an attempt to eternizzare the figures portrayed.

(portrait Ludovico Capponi)

Clearly, this aspect is sometimes present, especially in portraiture, which interprets the history of images to be delivered with the intent of celebration, of austere beauty, in which the royalties 'absolute' of the representation were in some way from read as the consideration of the absolute power of the Medici.
Among the recurring features is sure sign of elegance playback environment of the Medici court, made by precision and aristocratic splendor, smoothness of form, plasticity, an exploration of color out of the ordinary, in the rigor of the canons of representation that Vasari meant typical portraiture of the court.

(ritratto di Lucrezia Panciatichi, 1541-45, Firenze, Uffizi)

Nella Cappella di Eleonora da Toledo in Palazzo Vecchio (1540-1545) Bronzino ripercorre le tappe del manierismo toscano, per esempio nel 'Passaggio del Mar Rosso' con le immagini distribuite in tasselli cromatici anche dissonanti, simbolici, messi in attenta relazione tra loro.


(Passaggio del Mar Rosso)

Lavorò anche a Pesaro presso la famiglia della Rovere, così come per i Doria, anche se la Firenze medicea è stato il suo scenario costante.


(Ritratto di Andrea Doria in veste di Nettuno, 1545-1546, Milano, Pinacoteca di Brera)

To illustrate his taste for the symbol and abstraction, it usually cites the famous table with Venus and Cupid, now interpreted as an allegory of Fun and Games: A compendium of symbols (Time, Jealousy) or a kind highly allusive metaphor in the presence of the masks, impeccable in formal care.


(Venus and Cupid / allegory of the Triumph of Venus, National Gallery, London: not present at the show because not given)

His world seems woven of pure objectivity optics, the smoothness is very formal consideration somehow absolutism Florentine Cosimo.
instances of morality and decency also required by the Counter can be seen for example in the portrait of Laura Battiferri (painted between 1550 and 55), wife of Bartholomew Ammannati and poet, 'iron woman inside, out of ice' (Bronzino, Rime), although in some episodes sensuality peeps even in his painting.


The exhibition is possible to establish parallels with Pontormo (in whose studio he worked Bronzino), Cellini, tribulations, Bandinelli, then (the pupil).

(Venus, Cupid and Satyr, 1553-55, Rome, Galleria Colonna)

The exhibition also aims to highlight the 'naturalness' of Bronzino, così come era avvertita dai contemporanei, a dispetto di tanta storia della critica che tendeva solo a notare l'ufficialità della sua pittura, il formalismo, o l'appartenenza al Manierismo.
Per esempio, Giorgio Vasari, biografo attendibile specialmente per gli artisti fiorentini suoi contemporanei, nel 1568 pubblicò la “vita” del Bronzino, sostenendo: «era suo proprio ritrarre dal naturale quanto con più diligenza si può immaginare», i suoi ritratti sono «tanto naturali che paiono vivi veramente e che non manchi loro se non lo spirito».

(ritratto allegorico di Dante)

Altra particolarità dell'esposizione è la presenza di 3 dipinti creduti a lungo smarriti: il Crocifisso (per Bartolomeo Panciatichi), San Cosma (laterale destro della Pala di Besançon, in origine a Palazzo Vecchio nella Cappella di Eleonora di Toledo); l'altro inedito è un Cristo Portacroce, degli ultimi anni.

(dama con cagnolino, inizialmente di incerta attribuzione con Pontormo)

La mostra è ampissima e divisa in 9 sezioni:
_LA FORMAZIONE COL PONTORMO, GLI ESORDI, E POI PESARO
_PESARO
_IL BRONZINO E FIRENZE. I MEDICI
_IL BRONZINO E FIRENZE. I MEDICI
_IL BRONZINO E FIRENZE. I PANCIATICHI
_IL BRONZINO E LE ARTI
_TEMI SACRI
_I RITRATTI
_ALESSANDRO ALLORI: «IL SECONDO BRONZIN»


Abbinata concettualmente in qualche modo alla bella mostra su Bronzino, sempre a Palazzo Strozzi dall'1.10.2010 al 23.01.2010 si tiene anche la retrospettiva 'Ritratti del Potere-Volti e Meccanismi dell'Autorità': un'analisi su ritratto e rappresentazione-comunicazione del potere politico, economico e sociale nella contemporaneità con opere di Tina Barney, Cristoph Brech, Bureau d'etudes, Fabio Cifariello Ciardi, Clegg & Amp, Guttmann, Helmut Newton e molti altri.

QUI un interessante video sulla mostra.

Josh

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